Together is beautiful? Oltre la retorica del Fare Rete
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by Federico Visconti
SDA Professor of Strategic and Entrepreneurial Management
Due provocazioni, dalla realtà vissuta.
La prima, di un imprenditore che sta valutando se avviare una collaborazione con altri: “Non è che mettendo insieme cinque aziende zoppe vien fuori un’azienda sana”.
La seconda, di un imprenditore impegnato in una rete di successo: “Se vuoi lavorare con altri imprenditori, una sera devi tornare a casa, mettere la testa sul comodino e, il giorno dopo, mettertene un’altra” .
Il tema delle aggregazioni non è nuovo, tutt’altro.
Di nuovo c’è il fenomeno delle reti d’impresa, formula “dal basso”, disciplinata da leggi del 2009 e del 2010. L’istituto della rete d’impresa è un contratto di diritto civile caratterizzato da comunione di scopo. In termini concreti, occorre che un gruppo di imprenditori decida di perseguire obiettivi condivisi (lo scambio di informazioni, l’esercizio in comune di alcune attività, …) e ne stabilisca le modalità nell’ambito di un contratto di rete, stipulato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. Il contratto deve contenere un programma di rete e deve prevedere un parametro di misurazione delle accresciute capacità di innovazione degli aderenti.